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Prestito rifiutato: FAQ

Prestito rifiutato: le motivazioni

Che cos’è il Prestito Rifiutato? In un contesto di crisi economica e di instabilità occupazionale non sempre le istanze di prestito avanzate dai consumatori creditori ed aspiranti sottoscrittori hanno tutte un esito positivo.

In particolare, per chi richiede un prestito o un mutuo ipotecario nella maggior parte dei casi la banca boccerà l’istanza nel caso di mancanza di solide garanzie patrimoniali e finanziarie da parte del soggetto richiedente.

Ecco il caso del prestito rifiutato: si potrà eventualmente ripresentare l’istanza di richiesta del prestito o del mutuo una volta decorsi 30 giorni come minimo.

Prestito rifiutato: le motivazioni

Prestito viene rifiutato: che fare?

Nell’attuale contesto di crisi occupazionale sul mercato creditizio e bancario a volte di assiste al rigetto della relativa istanza di richiesta del prestito o del mutuo.

Molto spesso a richiedere un prestito o un mutuo sono soggetti privi di solide garanzie patrimoniale e finanziarie, per questo la banca “boccia” la richiesta.

Non è il caso di abbattersi se l’istanza viene rigettata, si potrà ripresentarla decorsi almeno 30 giorni, purchè si abbia proceduto a mettersi in regola con quanto era stato valutato negativamente dalla banca.

Perchè un prestito viene rifiutato?

Come già anticipato un prestito viene rifiutato nei casi di mancanza di valide garanzie patrimoniali: il soggetto istante è disoccupato, è una casalinga, è un protestato, è un cattivo pagatore, è un soggetto pignorato etc. etc.

La storia creditizia pregressa rinvenibile sulle principali banche dati come sulla Centrale Rischi potrebbe svelare un passato non troppo roseo per il soggetto che avanza una nuova richiesta di prestito.

Cattivi pagatori, protestati, pignorati sono tutte categorie ad elevato rischio di esclusione dalla categoria della c.d. “clientela bancabile”: molti soggetti a cui viene negato un prestito sono assai oberati da debiti che la banca, per evitare di appesantire la assai compromessa situazione economica del richiedente, decide di rigettarne la richiesta.

Molte banche non danno spiegazioni sulle reali motivazioni che portano a “rigettare” l’istanza, ma occorre ricordare che la valutazione della storia creditizia pregressa ed il merito creditizio attuale e prospettico sono le principali voci da tenere in considerazione.

Occorre capire ed approfondire più per capire come risolvere i punti di debolezza e di negatività per ripresentare una nuova richiesta di finanziamento!

Prestito rifiutato: quali sono le principali motivazioni?

Tra le principali motivazioni e ragioni che portano a “bocciare” definitivamente una richiesta di prestito, si possono annoverare le seguenti:

  • situazione lavorativa rischiosa (contratto a tempo determinato o di collaborazione),
  • situazione finanziaria gravata da debiti e rate di prestiti in corso
  • storia creditizia pregressa negativa (mancati pagamenti, protesti, ritardi, etc.)

Cosa fare in caso di rifiuto?

Conoscere il motivo di un prestito negato consente di cercare una risoluzione ai reali problemi di valutazione da parte della stessa banca o altro intermediario creditizio erogante.

Nel caso in cui il finanziamento venga rifiutato perchè la situazione lavorativa non è ritenuta idonea (contratto a tempo determinato in scadenza, ecc.), si può ripresentare la domanda con ulteriori garanzie come la firma di un terzo soggetto garante e mallevadore.

Se il finanziamento viene rifiutato perchè risultano in essere altre richieste e prestiti in corso, si può cercate di consolidare in un’unica rata il prestito che non ecceda il 20% dell’importo mensile dello stipendio o della pensione del soggetto debitore.

Si può valutare di richiedere un nuovo prestito di importo maggiore (un prestito di liquidità) che possa allungare il piano rateale di rimborso, con conseguente abbassamento dell’importo delle rate mensili per soddisfare le necessità personali o familiari.

È importantissimo valutare la propria situazione finanziaria e le garanzie reali che si possono offrire alla banca prima di presentare un’istanza di richiesta prestito che può essere rifiutata.


Jacqueline Facconti

Dr.ssa FACCONTI JACQUELINE. Laurea magistrale in STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO conseguita con votazione 110 e lode, Master in Comunicazione, Impresa, Assicurazione e Banca. Web Editor e Web Content Manager, Redattore e cultrice di materie economiche, finanza, assicurazione e merceologia. Esperta in Quality e Human Resource Management, scrittrice professionista.

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